GIOCHI POPOLARI

Dei numerosi giochi popolari che traggono origine dal passato e dalla cultura della Valle, quelli praticati ancora oggi, soprattutto dai giovani, sono strutturati in campionati regionali. Si tratta di giochi di squadra piuttosto simili tra di loro, giochi di rimando (antenati del baseball), ciascuno dei quali caratterizzato da proprie varianti. Al di la del gioco in se, forse l’aspetto più interessante è che essi creano l’occasione di importanti momenti d’incontro, in cui poter condividere divertimenti ed il piacere di ritrovare i sapori di tradizioni ed usanze comuni: rivestono pertanto un ruolo sociale di grande importanza.

Il “fiolet” e la “rebatta” sono giochi abbastanza semplici, si gioca tra due squadre composte da 5 giocatori (esistono però anche tornei individuali) utilizzando una mazza ed una pallina di legno (costruiti artigianalmente): i giocatori devono alzare la pallina e colpendola al volo lanciarla il più lontano possibile all’interno di aree delimitate e a diverso punteggio.

Fiolet
 Nel “fiolet” (praticato soprattutto in Alta Valle) viene usato un oggetto di legno di forma ovale, leggermente a punta, che ciascun giocatore sistema su un sasso dalla superficie liscia per poi sollevarlo a mezz’aria - con un apposito bastone di legno leggermente inciso (“èima”) - ed infine colpirlo con potenza per lanciarlo il più lontano possibile.

Rebatta 
Nella “rebatta” (praticato prevalentemente in Bassa Valle), che prende il nome dalla caratteristica pallina - una piccola sfera di legno coperta da piccoli chiodi di metallo - viene alzata da terra grazie ad una specie di pipa o leva a forma di croce poggiata sul terreno, chiamate rispettivamente “fioletta” o “creu”. I punti realizzati da ogni singolo giocatore contribuiscono alla vittoria della squadra.

Tsan
 Nello “tsan” (che significa “campo”, praticato in Bassa Valle) si scontrano due squadre di 12 giocatori ciascuna: la partita si svolge in due fasi. Nella prima fase (tsachà) i giocatori devono lanciare a turno lo tsan (una piccola pallina in legno di forma sferica) nel campo avversario. Tale pallina viene posta su di una pertica inclinata (pertse) e colpita con un lungo bastone (baquet o piota): i lanci, che possono arrivare sino ad un centinaio di metri, devono restare all’interno di un’area definita. I giocatori avversari devono intercettare al volo lo tsan con speciali palette o racchette di legno (boquet). Per ogni pallina fatta cadere nel campo avversario il giocatore acquisisce altrettanti lanci per la seconda fase (servicha), dove il giocatore avversario lancia a mano lo tsan in alto, poi ha a disposizione tre colpi per lanciarlo il più lontano possibile. I lanci dei singoli giocatori delle squadre vengono misurati ed i punti ottenuti vengono sommati per il calcolo dei punteggi delle rispettive squadre. Durante la partita, che può durare tra le tre e le quattro ore si alternano i ruoli dei giocatori; vince ovviamente chi totalizza il tiro di maggiore lunghezza complessiva.

Palet 
Altro sport tradizionale è il “palet”, gioco dei piattelli. Si tratta di dischi di ferro o pietra, con regole di gioco analoghe a quelle delle gare di bocce (o “Petanque”). Non richiede ampi spazi ed è praticato in tutta la Valle.

Rouletta
 Si tratta di un gioco praticato in alcuni centri della parte bassa della Valle, solitamente durante particolari Festività locali. I giocatori hanno una palla di pietra “palet” e una palla di legno o ferro, che lanciano a turno, assumendo insolite e curiose posizioni imitando il primo lanciatore e cercando di avvicinarsi il più possibile ad una piccola palla (boccino). Il vincitore di ogni gara ha il diritto di lanciare il boccino e stabilire la successiva posizione da raggiungere. Nel susseguirsi di lanci, il boccino percorre l’intera lunghezza della strada principale, da un estremo all’altro del villaggio.

 

 

 

"Non è saggio pagare troppo caro, ma pagare troppo poco è peggio.

Quando si paga troppo, si perde un po' più di denaro e basta.

 Ma se si paga troppo poco, si rischia di perdere tutto, perchè la cosa comperata potrebbe non essere all'altezza delle proprie esigenze.

La legge dell'equilibrio negli scambi non consente di pagare poco e di ricevere molto, sarebbe un assurdo!

Se si tratta con il più basso offerente, è quindi prudente aggiungere qualcosa per il rischio che si corre, ma se si fa questo, si avrà abbastanza per pagare qualcosa di meglio..."

John Ruskin (1819-1900)- scrittore inglese, pittore, poeta critico d'arte, economista e docente             all´università di OXFORD

 

 

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